Museo della Ceramica della Tuscia
Palazzo Brugiotti | Via Cavour 67
orari da giovedì a domenica e il 1° maggio
10-13/15,30-18,30
Indirizzo: Corso Garibaldi, 74
Orte
Telefono: 349.7923182
E-Mail: luigi@laboratoriolinfa.com
Facebook: https://www.facebook.com/laboratoriolinfa?locale=it_IT
Sito Web: www.laboratoriolinfa.com
Legno e affini
Laboratorio Linfa. Eco-falegnameria situata a Orte (Vt), a 80 metri dalla stazione FS. Si propone come centro virtuoso per il recupero e la valorizzazione artigianale del legno. Una bottega che cerca il benessere dei clienti nel pieno rispetto della Natura; una condicio sine qua non che struttura la filiera di raccolta e il processo di selezione.
Si progettano e realizzano complementi d’arredo, allestimenti e installazioni artistiche, facili da disassemblare, con finiture esclusivamente di origine naturale.
L’impegno per la sensibilizzazione all’ecosostenibilità, attuato anche in ambito scolastico e universitario, sfocia in workshop formativi e prodotti di comunicazione.
In qualità di ambientalista nonché di designer, sentivo il bisogno di creare oggetti utili ad adottare comportamenti sobri ed efficienti, a tutela della natura. Volevo dare l’esempio a chi, dei miei studenti universitari, era interessato a tradurre in impresa economica le buone pratiche della sostenibilità. A Orte ho messo in piedi una filiera di ricondizionamento del legno di scarto: puntando sul lavoro artigianale qualificato, potevo controllare, allungandolo, il ciclo di vita del prodotto, oppormi all’obsolescenza programmata dell’oggetto di consumo.
L’estetica dei mobili di Linfa sarebbe dipesa delle disponibilità di materiale, proprio come fa la natura adattandosi alle condizioni del contesto. Ho iniziato a produrre oggetti funzionali e senza troppi fronzoli. Per assorbire gli sfridi che io stesso producevo nel realizzare mobili, ho rispolverato la tecnica dell’intarsio, e oggi valorizzare il peggior scarto è diventato il mio fiore all’occhiello.
“Vita, per natura”
L’opera ritrae due bambini intenti a correre spensierati per la spiaggia. Vuole esprimere uno dei momenti di massima intensità gioiosa che si possa vivere e far vivere durante un’intera vita. Per l’artigiano, si lega al tema dell’anno in quanto massima espressione della NATURA dell’uomo, della sua esistenza: quella di produrre felicità, gioia di vivere. Crea un ponte con l’opere “Joie de vivre” di Henri Matisse, introducendo la spiaggia come elemento primordiale che traghetta la figura umana verso passioni non controllabili. Al posto delle figure femminili usa quelle ancor più pure e semplici di due bambini, mentre la spiaggia è puntellata da elementi terreni, razionali, antropizzati, dai quali in qualche modo la vitalità infantile si affranca con una corsa travolgente.
Tecnica:
tarsia “a secco” (avvitati a sottile foglio di compensato, senza uso di colle) di pezzi di legno recuperato, scarti di lavorazione di legno proveniente dalla filiera degli imballaggi in legno. Trattamento a cera naturale e olio di lino cotto con diluente al terpene d’arancio.
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