La Storia

Lidia Scalzo, maestra d’arte ed artista eclettica fonda il laboratorio a Roma nel 1985 con il desiderio di creare una bottega creativa ispirata al Bauhaus. Partendo da questa filosofia cardine, la bottega si trasforma in Il Papiro Art, che coniuga perfettamente artigianato ed arte, raggiungendo un livello progettuale ed artistico di prim’ordine, ampiamente riconosciuto da designers ed architetti.

Lidia ha creato, lungo il suo cammino artistico (fatto non solo di esperienza, ma di curiosità), un nuovo veicolo di rappresentazione (o elaborazione) d’arte, lavorando con materiali industriali e continuando a fare ricerca. I colori che usa sono maggiormente terre e ossidi naturali.

Forza del lavoro artistico sono i segni materici, che caratterizzano quasi tutte le sue realizzazioni. Arte e design si coniugano nel segno del colore e della resina. Trasformare pareti, mobili, porte, complementi di arredo in opere uniche e irripetibili, è la peculiarità del laboratorio, cosicché i manufatti artigianali presentati vanno oltre la pura funzionalità e in ogni prodotto viene curata l’estetica.

L’intento de Il Papiro Art è quello di porsi come alternativa al prodotto creato in serie, immettendo nel mercato, seppure in modo limitato, manufatti che ridiano valore all’artigianato in quanto espressione delle capacità insite nell’uomo.

Lidia utilizza tecniche antiche applicate a materiali contemporanei e crea manufatti “industriali”, oggetti di design, pezzi unici e irripetibili. Legni, sassi, resine, stoffe, carte e colori di ogni tipo s’intrecciano in un vero e proprio “caos ordinato”, che ricorda come tutto sia indispensabile e trasformabile.

Nei 30 anni di attività, la “bottega” di Lidia Scalzo è diventata un luogo di scambi e creatività, grazie al passaggio di artisti, architetti, intellettuali e studenti d’arte, che hanno permesso uno scambio costante di idee e conoscenze. L’obiettivo è quello di continuare a innovare, progettare, promuovere idee e portare l’arte nei luoghi dove si vive e si lavora. L’idea magica è riempire il vuoto urbano, accrescere il valore e la vivibilità di un’abitazione o di un ambiente, per renderli luoghi speciali e unici, per portare alla luce un sorriso nascosto dall’indifferenza.

Lo stucco resinifero e il microcemento sono diventati la materia principe dei suoi lavori, che le permette di creare spessori, ottenere volumi, far emergere forme da toccare, avvicinando il tatto alla vista, nei quadri come nelle pareti. Con i colori e le polveri leggere ma potenti come la terra, crea velature, mescola, adagia e sovrappone per creare tinte e sfumature sempre più uniche agli occhi di chi osserva.

Meravigliose le porte che invece di chiudere gli spazi, li aprono a mondi infiniti. Speciali i quadri e le sculture che nascono dall’esplorazione di luoghi nuovi.

Lidia assorbe i paesaggi, l’arte, la natura e le persone, restituendoli trasformati in opere d’arte.